
A ritmo lento… tra le colline di Caiazzo
Rilassati, raccogliti, allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell’indistinto. (I. Calvino)
Da un po’ di tempo, agli ormai consueti ritmi frenetici che caratterizzano la vita quotidiana si contrappone un tipo di vacanza lento, precisamente uno slow tourism.
Parole chiave dello slow tourism sono qualità ed esperienza, ma per il Bel paese se ne aggiunge una terza: l’accoglienza.
Caiazzo, un piccolo borgo della provincia di Caserta, si presta perfettamente ad una vacanza slow. Una vacanza a ritmo lento.

Nell’ultimo nostro soggiorno a Caiazzo abbiamo assaporato l’essenza di una vacanza slow, soffermandoci sui dettagli, sulle persone, sul paesaggio e sui sapori.
Dove dormire a Caiazzo

Casa Aulivo è il luogo perfetto dove soggiornare per vivere pienamente un’esperienza slow.
Ad accogliervi troverete Floriana e Damiano, perfetti padroni di casa che hanno saputo valorizzare la bellezza e l’incanto di un’antica dimora del XVIII secolo.
La struttura è dotata di sole due stanze, curate nel minimo dettaglio con elementi vintage accostati in armonia a quelli di design contemporaneo.
Ogni mattina la colazione viene servita nella sala grande dove, in inverno troverete un camino acceso ad aspettarvi e coccolarvi.
La storicità e la peculiarità della struttura è data anche dalla presenza al piano terra di un frantoio con una grande vasca in pietra, funzionante fino a pochi decenni fa. Inoltre, vi è un piccolo orto esterno in cui Damiano coltiva stagionalmente prodotti bio a KM0.
Dove mangiare a Caiazzo
Seppur presenti ristoranti rinomati in zona, per un’esperienza slow a Caiazzo è possibile scegliere qualcosa di più intimo e ricercato.
Pam 2.0, ad esempio, è una realtà giovane in una location ricca di storia: il ristorante sorge all’interno di un vero e proprio frantoio, di cui si conservano ancora gli ambienti e perfino l’antica macina.


Il menu presenta i classici piatti della tradizione campana in una veste moderna, scelti con cura e preparati con prodotti di stagione e del territorio.
Inoltre, ogni mese, Pam 2.0 propone un menu degustativo incentrato su un singolo prodotto di stagione declinato nelle varie portate: questo mese l’ingrediente speciale era la mela annurca… e ricordiamo ancora molto bene il sapore del “Ravioloni di ricotta di bufala e caciocavallo di Castelfranco con composta di mela annurca”!
Dal menu a la carte vi consigliamo:
- Vellutata di ceci al rosmarino con polpettine di salsiccia di maialino nero
- Carnaroli in crema di friarielli, sbriciolina croccante e salsa al primo sale di fattoria pagliuca
- Punta di petto di marchiagiana cotta a bassa temperatura ripassata al burro chiarificato con la sua jus e croccante di rape e patate
- Ricotta, pere e nocciola avellana




Cosa fare a Caiazzo
Tappa N.1 – Passeggiata in vigna e degustazione di vini

In un soggiorno slow a Caiazzo non può assolutamente mancare una passeggiata in vigna seguita da una degustazione di buon vino.
ALEPA è indubbiamente il punto di riferimento del territorio caiatino, famosa soprattutto per la produzione del “Riccio Bianco”, pallagrello ben conosciuto anche oltre i confini italiani. Il pallagrello, in generale, risale addirittura all’epoca dei Borbone e ancora oggi è uno dei vini più conosciuti e preferiti.
ALEPA è anche una persona, Paola Riccio, donna forte e carismatica, piena di idee e con quel qualcosa che la contraddistingue: amore per il proprio territorio e per quello che fa.

Il fiore all’occhiello dell’azienda, come scritto sopra, è il Riccio Bianco. Un vino bianco che in realtà si presenta dorato alla vista, mentre all’olfatto richiama subito i profumi e i sapori della frutta a polpa gialla che si uniscono a piccoli richiami di zafferano, pepe bianco e ginestra.
ALEPA è un’azienda che nasce negli anni ’80 ma inizia a produrre pallagrello solo all’inizio degli anni duemila per volontà di Paola.
Come racconta Paola, tuttavia, il primo vino con cui è entrata nel mondo del commercio è “Casa di campagna” bianco, lo stesso vino che per anni la sua famiglia aveva prodotto ma non destinato alla vendita. Alla vista si presenta subito con la sua texture un po’ “matte” dovuto al fatto che durante il processo di produzione il vino non viene filtrato.
Tappa N.2 – Visita alle Scuderie

Per la parte “western” di una vacanza slow non c’è niente di meglio della visita ad una scuderia.
LBS Quarter Horses, nella Tenuta Londi, è il posto perfetto, a Caiazzo, per avvicinarsi alla natura e al mondo dei cavalli: scuola di equitazione, pensione per cavalli, allevamento di cavalli.
Nella nostra passeggiata alle scuderie, capitanata da Nadia, abbiamo scoperto l’amore: l’amore per i cavalli della famiglia proprietaria della scuderia, ma anche l’amore che i cavalli stessi sanno donarti in cambio.
Qui, inoltre, sarà possibile conoscere Bet on a step, stallone campione Europeo 2018. Lui, come gli altri cavalli della tenuta, sono addestrati per il reining ovvero una disciplina dell’equitazione americana, quella dei cowboy per intenderci.
Per un’esperienza completa, all’interno della tenuta sarà possibile pranzare presso Le Scuderie della Tenuta, un ristorante bellissimo che richiama con attenzione tutti i dettagli tipici di una scuderia.
Dove acquistare prodotti tipici e locali
Caiazzo è una terra molto prospera e presenta una vasta gamma di prodotti tipici: tra i più conosciuti vi sono senza dubbio le olive e il pomodoro riccio.
Noi davanti a dei buoni prodotti, bio e a km zero, non sappiamo resistere e quindi abbiamo portato a casa qualcosa di Caiazzo.
Un’azienda che sa come valorizzare i prodotti che la propria terra offre è La Sbecciatrice, il cui nome deriva da un antico strumento agricolo.
La loro linea d’azione è caratterizzata da alcuni focus: recupero di antiche colture, ripristino di lavorazioni tradizionali e la biodiversità.
La compagnia…
La compagnia in un viaggio, che sia slow o meno, è fondamentale.
Per il nostro soggiorno a Caiazzo non potevamo avere compagne di viaggio più belle e simpatiche…

ORNELLA BUZZONE – IG: @ORNYFATTOINCASAEPIUBUONO – BLOG
MICHELA FESTA – IG: LETORTEDIMICHY – BLOG
LUCIA PALERMO – IG: LUCIA PALERMO – BLOG

Pasta e patate con cavolfiore viola
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Un commento
Valeria Fusco
Un territorio tutto da scoprire. Bellissimo reportage 😘😘😘😘