Vigneti e vino bianchini rossetti
Blog Tour,  Rubriche

Alla scoperta del falerno: un vino antico e celebre

Il nostro viaggio all’interno della Campania felix continua questa volta alla scoperta del territorio Ager Falernus, l’area settentrionale della provincia di Caserta che corrisponde ai comuni di Mondragone, Falciano del Massico, Carinola, Sessa Aurunca e Cellole.

Secondo gli esperti, l’Ager Falernus è il primo territorio ad aver prodotto un vino DOC, come testimoniato da antiche anfore ritrovate che hanno una storia di oltre 2500 anni. Non a caso, il falernum era il vino pregiato dell’Antica Roma, amato dagli imperatori e decantato dai poeti latini, tra cui Catullo e Cicerone.

Dal 1989, in quello stesso territorio, è stata istituita la zona di produzione del vino DOC che si rifà al suo antenato e denominato “Falerno del Massico” DOC”.

Cantina Bianchini Rossetti, azienda di riferimento del Falerno

L’azienda agricola Bianchini Rossetti produce da decenni il vino Falerno.

Dagli anni 2000 l’azienda è portata avanti da Tony Rossetti e suo zio Francesco Bianchini con l’obiettivo di rilanciare il vino falerno DOC, mediante una riqualificazione degli ambienti e della cantina.

Attualmente la cantina presenta 4 preziose etichette:

  • Mille880 Falerno del Massico DOC Rosso: corposo e succoso, da viti di Aglianico e Piedirosso;
  • Mille880 Falerno del Massico DOC Bianco: fine e delicato, da uvaggio dei due cloni di Falanghina Campana (Beneventana e Campi Flegrei);
  • Mille880 Falerno del Massico Campania IGT Rosato: fresco e dal profumo di fragola, ottenuto da una vendemmia precoce rispetto al rosso
  • Saulo Falerno del Massico DOC Riserva: robusto e intenso, conservato con cura e messo in commercio cinque anni dopo la produzione.

La loro coltivazione e produzione è concentrata sulle meravigliose colline di San Paolo, a Casale di Carinola, e nelle loro antiche cantine scavate nel tufo – dove già nel 1800 la famiglia Bianchini produceva vini.

Scopri i racconti delle nostre compagne di viaggio: Ornella Buzzone (BLOGIG) e Valeria Fusco (IG)

Condividi

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *