Rubriche,  Una pentola in giro

“Rada positano”: la tradizione che incontra l’innovazione

Positano, stupenda meta della Costiera Amalfitana, è la famosa “città piramide” che ogni anno accoglie non solo numerosi turisti, ma anche una delle location più affascinanti e suggestive: “Rada Positano”.  

Qualcuno, più mondano e festaiolo, penserà subito al “Music on the Rocks”, famoso disco club ambito e frequentato per i suoi famosi djset; altri invece, buongustai, penseranno subito al suo rinomato e raffinato ristorante.  Ad ogni modo Rada Positano è una location che non ci si può proprio perdere.

Il nome Rada deriva dal suo significato etimologico (Rada = “Insenatura naturale o artificiale, di grande ampiezza, riparata da venti e marosi, ove le navi possono gettare l’ancora, e in fondo alla quale si apre di solito un porto.”) e, non a caso, l’intero complesso è praticamente scavato nella roccia.  

Che sia un cocktail al “Fly cocktail bar”, una cena sulla terrazza o un pranzo al “Rada Beach bistrot”, vi accoglieranno un’atmosfera accogliente, un panorama mozzafiato, ma soprattutto la cucina dello chef Nunzio Spagnuolo.  

Come lui stesso afferma nella sua cucina “la tradizione incontra l’innovazione” e con il suo menù propone piatti della tradizione rivisitati e presentati in una nuova forma, talvolta anche giocosa.  

Il concetto che lo chef Spagnuolo (Torre del Greco, classe ‘78) vuole raccontare attraverso i suoi piatti è quello di un “cibo buono da pensare”. È per questo che i suoi piatti seppur presentati in modo innovativo ricorderanno sempre i sapori di una volta, quelli della tradizione che da sempre nutrono la nostra memoria. 

Il cibo deve essere buono da mangiare e soprattutto buono da pensare, anche perché il sapore lo dà l’appetito – spiega Nunzio -. E il termine “appetito” viene da appetire, desiderare, un’azione non guidata dalla ragione, stimolata da profumi, ricordi, relazioni e magari da immagini”. “Il gusto dei piatti della tradizione non può essere dimenticato – afferma lo chef -. In un mondo in costante evoluzione, aggrapparsi a quelli che possiamo definire i sapori della memoria rappresenta un modo per mantenere il contatto con il passato”. 

Qualche settimana fa abbiamo avuto l’onore di assaggiare alcuni dei suoi piatti al “Rada beach bistrot”. Il pranzo – sulla spiaggia e vista mare – ha avuto inizio con un’entrée di “Fiore di zucca farcito di baccalà su salsa alla puttanesca” e per antipasto “Carpaccio di gamberi di Mazzara del Vallo con emulsione di fragoline”.

Il pranzo è poi proseguito con “Ravioli con patate su ragù di moscardini” (ndr. Piatto a dir poco stucchevole) e un secondo piatto a base di “ricciola alla griglia con astice scottato e cipolla caramellata”.

Per finire IL dolce… “Lingotto d’oro”: “base croccante di riso soffiato appena salato, tre cremosi a base di cioccolati selezionati (fondente, al latte e bianco), il tutto ricoperto con glassa al cioccolato e foglia d’oro 24k”. 

Vi consigliamo vivamente un’esperienza al Rada Positano, per godere non solo di uno spettacolo della natura, ma anche di una cucina strepitosa e della buona musica. 

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